Arieggiare il prato è un’operazione fondamentale che serve a farlo rigenerare. Infatti, se il prato viene trascurato, può succedere che il feltro diventi dannoso per il prato, soffocandolo e opprimendolo. Rimuovere il feltro serve quindi a far arieggiare il prato. Se volete saperne di più sulla manutenzione del prato, in questo articolo trovate tutte le informazioni necessarie su come e quando arieggiare il prato.
Arieggiare prato: cos’è il feltro
Il feltro è una sostanza organica che viene prodotta in modo naturale dal prato stesso, dato che è composto dai residui di radici e foglie morte, le quali vanno a poggiarsi sopra la superficie del prato. Il feltro ha una funzione benefica per il prato perché, in quantità corrette, il feltro aiuta a far rimanere umido il prato riducendo l’evaporazione dell’acqua. Questo, però, non avviene più quando il feltro è presente in quantità eccessiva, situazione in cui, al contrario, ha effetti negativi.
Ad esempio, può causare asfissie e ingiallimenti del prato, così come può creare danni da siccità nonostante il prato venga irrigato regolarmente oppure piova. Tali conseguenze negative sono causate dal fatto che il feltro, quando è in quantità eccessiva, ricopre del tutto il prato, schiacciandolo e isolandolo dall’aria esterna. Di fatto, il feltro diventa impermeabile all’acqua e questo non permette la corretta irrigazione e crescita del prato, al quale vengono a mancare importanti sostanze nutritive.
In questa situazione, nemmeno le concimazioni hanno effetto e il prato è molto più debole e fragile, così da poter essere colpito con più facilità dall’attacco di muffe, funghi, insetti ed altri parassiti patogeni. Tutto questo avviene quando un prato viene trascurato e non ci si occupa della sua manutenzione, cosa che causa la formazione eccessiva del feltro, il quale non si decompone più da sé e quindi si deve intervenire rimuovendolo.
Arieggiare prato: come farlo
Arieggiare il prato significa, quindi, rimuovere il feltro così da farlo respirare e farlo tornare a uno stato di salute. Arieggiare il prato, però, è un’operazione delicata che può stressare il prato stesso e per questo motivo va eseguita con cura e delicatezza. Si deve partire con un taglio basso dell’erba, il quale non deve mai superare 1/3 dell’altezza totale del prato. Se l’erba è molto alta, allora va ridotta eseguendo più tagli. Rispettare questa regola è fondamentale per non stressare eccessivamente e inutilmente il prato.
Prima d’iniziare ad arieggiare il prato e tagliare l’erba si deve controllare la condizione del terreno: infatti, per la buona riuscita del lavoro è fondamentale che il prato sia umido. Nel caso fosse secco, arieggiare il prato non porterebbe ai benefici sperati, così come se il prato fosse troppo bagnato.
Una volta che avete finito di arieggiare il prato, dovete raccogliere i residui del feltro che avete tagliato. È fondamentale farlo, altrimenti il feltro rimasto continuerà a causare danni al prato. Potete raccogliere il feltro manualmente usando un rastrello, oppure passando sulla superficie un tagliaerba a raccolta. Fatto questo, potete procedere con la nuova semina del prato.
Arieggiare prato: quando farlo
È fondamentale programmare in modo corretto il periodo in cui si vuole arieggiare il prato, altrimenti si rischierebbe di rovinare ulteriormente il terreno. Arieggiare il prato, infatti, rappresenta uno sforzo per il terreno e per questo motivo è bene evitare di aggiungere a questo stress altre sollecitazioni esterne gravose, come gelo, caldo estremo e siccità. Questo significa che non si deve arieggiare il prato durante le stagioni più forti, ovvero l’inverno e l’estate, ma si deve effettuare durante la primavera e l’autunno.
L’ideale è arieggiare il prato quando ci sono circa 15/20 gradi, appena prima che l’erba arrivi al picco massimo della sua crescita. Inoltre, si consiglia di effettuare la prima arieggatura del prato fra aprile e maggio, mentre la seconda va effettuata fra settembre e ottobre.