L’irrigazione è fondamentale per avere un prato bello, forte, rigoglioso e sano. In generale, una corretta irrigazione è ciò che garantisce la salute di piante e prati: questo vale ancora di più nel caso degli impianti sportivi e delle aree ricreative. I campi sportivi si contraddistinguono per avere una grande estensione di prato verde che è continuamente esposta ai fenomeni atmosferici, al variare del clima e delle stagioni. Un caso simile è quelle delle aree ricreative, che però possono presentare anche piante, alberi e aiuole. In questo articolo vediamo nel dettaglio le soluzioni specifiche per mantenere campi sportivi e aree ricreative verdi e in salute.

Irrigazione per campi sportivi: l’irrigazione a pioggia

Come dicevamo, i campi sportivi si riconoscono perché tutti hanno in comune una cosa: una grande estensione di prato. Questo vale per svariati tipi di sport: calcio, golf, tennis, ippodromi hockey sul prato, eccetera, eccetera. Qual è la soluzione migliore per mantenere i campi sportivi verdi e in salute?

Quando si parla di tecniche d’irrigazione per campi sportivi la soluzione più adatta è sicuramente l’irrigazione a pioggia: l’irrigazione a pioggia si chiama così proprio perché il suo movimento imita quello della pioggia, ovvero l’acqua va in alto e poi casca in basso. Questo metodo d’irrigazione, oltre a essere facile da usare, è molto efficiente per i campi sportivi perché è in grado di distribuire l’acqua in modo uniforme su un’area di grandi dimensioni tramite un innovativo sistema di irrigatori. Proprio per questo motivo, l’irrigazione a pioggia è ampiamente usata non solo per la manutenzione dei campi sportivi, ma anche per l’agricoltura e il giardinaggio.

Oltre alla rete di tubi collegati fra loro a una fonte d’acqua, come un pozzo, una cisterna o la rete idrica pubblica, l’irrigazione a pioggia è resa possibile da un elemento fondamentale: gli irrigatori, che possono essere di tre tipi. I primi sono gli irrigatori statici: questi funzionano tramite una tecnologia più tradizionale e, come dice il nome, sono fermi, ovvero spruzzano l’acqua in un unico schema fisso. Questo tipo di irrigatori a pioggia viene spesso utilizzato per aree più piccole o per specifiche zone che necessitano di un’irrigazione mirata.

Un altro tipo di irrigatore è quello a scomparsa, i quali sono caratterizzati dal fatto di essere posizionati sotto il terreno e di sollevarsi e fuoriuscire solo al momento effettivo dell’irrigazione; dopodiché, questi irrigatori a pioggia si ritirano, così da risultare invisibili quando non vengono usati. Gli irrigatori a comparsa sono ideali non solo per i campi sportivi, ma anche per giardini e aree ricreative, perché essendo sottoterra non interferiscono con le attività e le persone possono muoversi liberamente nell’area circostante. Infine, per chi desidera avere un sistema d’irrigazione a pioggia più potente e all’avanguardia, può installare gli irrigatori rotanti. Questo tipo di irrigatori si chiama così proprio perché mentre sono attivi, ruotano lentamente distribuendo l’acqua in un arco circolare. Questo meccanismo li rende adatti per irrigare in modo uniforme campi sportivi e aree ricreative di ampie superfici.

Un altro componente fondamentale dell’irrigazione a pioggia è la centralina di controllo: grazie a questa unità, infatti, è possibile programmare quando e per quanto tempo gli irrigatori devono funzionare. L’automatizzazione dell’irrigazione a pioggia comporta dei vantaggi importantissimi: grazie alla centralina è possibile irrigare nei momenti più appropriati della giornata, come al mattino presto o alla sera, minimizzando l’evaporazione, così da rendere molto più efficiente il processo d’irrigazione. Ulteriore elemento di efficienza è dato dai sensori di umidità, i quali inviano alla centralina i dati circa la quantità di acqua e umidità presente nel terreno e nell’aria e così la centralina può regolare automaticamente e in modo ancora più efficiente i tempi di irrigazione per evitare sprechi d’acqua. Tutto questo permette di avere un’irrigazione per campi sportivi più sostenibile sia dal punto di vista ambientale che da quello economico.

Irrigazione per campi sportivi: l’irrigazione a goccia e l’irrigazione manuale

Oltre a questi metodi, per l’irrigazione dei campi sportivi e delle aree ricreativi ci possono essere altre soluzioni specifiche. Ad esempio, si può ricorrere all’irrigazione a goccia: a differenza dell’irrigazione a pioggia, questo è un metodo di irrigazione che fornisce acqua direttamente alle radici delle piante in maniera lenta e costante. Questo sistema è progettato per minimizzare lo spreco d’acqua e massimizzare l’efficienza, riducendo al minimo l’evaporazione e il deflusso superficiale. Visto il suo meccanismo, non ha senso usare l’irrigazione a goccia per i prati di grande estensione come quelli dei campi sportivi, però potrebbe essere impiegata per alcune zone specifiche che presentano piante, come può avvenire per le aree verdi ricreative. Altra soluzione ancora è quella dell’irrigazione manuale: irrigare a mano oggi è molto raro e sconsigliato nel caso di grandi prati, però potrebbe essere la soluzione migliore quando si deve agire in modo mirato per aree specifiche o in casi di invertenti d’emergenza.