Per avere un prato con un manto erboso forte, ricco e con un bel colore verde, è indispensabile dotarsi di un impianto di irrigazione perfettamente funzionante ed efficiente. Lo stesso vale nel caso si parli di un giardino con aiuole o di un orto dove le piante devono dare frutti e ortaggi. In tutti questi casi, un impianto di irrigazione ben fatto è necessario per ottenere ciò che si vuole dato che la portata dell’acqua e il modo in cui l’acqua arriva alle piante è determinato dal sistema d’irrigazione. Per questo motivo, è molto importante lavorare bene quando ci si occupa del progetto dell’impianto d’irrigazione.
Il progetto dell’impianto d’irrigazione definisce le sue principali caratteristiche come posizione degli irrigatori, tipo di irrigatori, il raggio del loro getto, il sistema di automazione e programmazione dei cicli d’irrigazione e molto altro. In questo articolo troverete schemi e consigli utili su come strutturare bene il vostro progetto d’impianto d’irrigazione.
Progetto impianto irrigazione: planimetria
La prima cosa da fare per il progetto d’impianto d’irrigazione è la planimetria, ovvero un disegno o uno schema in cui vengono riportate tutte le informazioni principali del vostro giardino, prato o orto. Fra queste informazioni ci devono essere le misure del terreno a partire dalla lunghezza dei lati del perimetro esterno. Dopodiché, vanno riportati gli elementi presenti sul terreno: ad esempio, se si tratta del giardino di casa vostra, potrebbero esserci alberi, vialetti, aiuole, oltre ai muri stessi della vostra casa. Una volta riportati tutti questi elementi, una cosa molto buona da fare per il progetto d’impianto d’irrigazione è dividere il terreno in zone così da delimitare aree in modo più preciso e circoscritto. Poi, all’interno di queste aree si potrà andare a costruire le diverse sezioni dell’impianto d’irrigazione, le quali potrebbero usare diversi tipi di irrigatori.
Progetto impianto irrigazione: portata dell’acqua
Adesso che la planimetria è pronta, per andare avanti con il progetto d’impianto d’irrigazione si deve calcolare la portata d’acqua del proprio impianto. La portata indica i litri d’acqua che vengono erogati al minuto. L’acqua viene presa solitamente dall’acquedotto oppure da una fonte esterna come un lago o un fiume. Nel primo caso, per conoscere la portata potete controllare il contatore dell’acqua oppure fare una verifica con un contenitore graduato e versateci l’acqua dentro a rubinetto tutto aperto e vedere effettivamente quanti litri d’acqua escono in un minuto. Se, invece, il vostro impianto d’irrigazione prende l’acqua da un canale o un lago, allora la portata del vostro impianto d’irrigazione è riportata sulla pompa che usate.
Progetto impianto irrigazione: sezioni e tipi d’irrigazione
Se il vostro terreno o giardino presenta piante ed elementi diversi che hanno caratteristiche differenti per cui necessitano di modi diversi d’irrigare, allora dovete definire il vostro progetto d’impianto d’irrigazione dividendolo in sezioni. Ogni sezione dell’impianto userà diversi tipi d’irrigatori, così da innaffiare nel modo corretto le piante e il giardino.
Progetto impianto irrigazione: irrigazione a goccia
L’irrigazione a goccia è quella che viene usata per innaffiare piante, fiori, aiuole: con questa tecnica, l’acqua viene erogata in forma di piccole gocce che vengono erogate direttamente sulle radici delle piante. In questo modo si ha un impianto d’irrigazione che lavora in modo preciso e mirato, che consente di usare le risorse in modo razionale ed efficiente e garantisce una migliore crescita delle piante.
Per realizzare questo progetto d’impianto d’irrigazione oggi vengono usate le ali gocciolanti: queste sono dei tubi che presentano a distanze identiche dei fori dai quali viene erogata l’acqua in forma di goccia. Ci sono due tipi di ale gocciolanti: una leggera, con un tubo con uno spessore ridotto, e una pesante, che uno spessore più ampio. Il tipo di ala gocciolante più usato nei progetti d’impianto d’irrigazione è quello pesante perché dura più a lungo e si adatta meglio ai cicli d’irrigazione che cambiano con le stagioni. Inoltre, solitamente si opta per un’ala gocciolante con diametro di 16 o 20 mm, con 30 cm di distanza fra i gocciolatori e 2 litri di portata l’ora.
Progetto impianto irrigazione: irrigazione a pioggia
Per i prati e i giardini l’irrigazione migliore è quella a pioggia, con l’acqua che cade dall’alto verso il basso. In questo caso, nel vostro progetto d’impianto d’irrigazione dovete decidere se usare irrigatori dinamici o statici: i primi hanno un perno su cui ruota la testatina d’irrigazione, cosicché l’irrigazione viene fatta in modo circolare e con un raggio più ampio. Gli irrigatori statici, invece, sono quelli fermi e sono adatta a terreni piccoli. Entrambi sono irrigatori a scomparsa: vengono messi sotto terra e compaiono quando l’impianto d’irrigazione viene attivato.
In questo caso l’irrigazione viene effettuata in modo diffuso e su tutto il terreno: quindi, nel vostro progetto d’impianto d’irrigazione dovete definire in modo preciso la posizione dei vostri irrigatori. L’obiettivo è di avere un impianto d’irrigazione che annaffi in modo uniforme tutto il giardino. Per realizzare uno schema adeguato, il nostro consiglio è di partire dagli angoli della vostra zona d’irrigazione e da qui costruire l’impianto. Ovviamente le posizioni ottimali degli irrigatori dipendono dalle dimensioni effettive del terreno, ma potete seguire due criteri importanti: 1) il getto di un irrigatore deve raggiungere l’irrigatore opposto; 2) la distanza fra un irrigatore e l’altro deve essere al massimo pari al loro raggio d’azione. Seguendo questi due criteri, il progetto dell’impianto d’irrigazione garantirà che tutto il terreno venga bagnato in modo efficiente ed uniforme.