Per avere un giardino, un prato o un campo con un manto erboso e piante forti, rigogliose e sane è fondamentale avere un ottimo impianto di irrigazione che lavori in modo sicuro ed efficiente. Inoltre, grazie all’impianto di irrigazione per prato potrete programmare i cicli d’irrigazione, razionalizzando l’uso delle risorse, come acqua ed energia, cosa che comporterà un netto risparmio economico e di lavoro manuale. Per chi ama il fai-da-te, in questo articolo troverà una guida contenente tutte le informazioni necessarie per la realizzazione di un impianto per irrigazione per prato.

Impianto irrigazione prato: vantaggi

Come dicevamo, i vantaggi di avere un impianto d’irrigazione per prato sono molti:

  1. Cicli d’irrigazione uniformi su tutto il prato;
  2. Cicli d’irrigazione pianificati;
  3. Possibilità d’irrigare anche quando non si è a casa;
  4. Gestione efficiente di acqua ed energia;
  5. Riduzione degli sprechi e risparmio economico;
  6. Possibilità di diversificare l’irrigazione in base al tipo di pianta;
  7. Alta resa estetica.

Cosa vuol dire alta resa estetica? Vuol dire che grazie a un impianto d’irrigazione per prato potrete interrare gli irrigatori da cui parte il getto d’acqua: in questo modo i pistoni saranno visibili solo al momento dell’uso, mentre per il resto del tempo avrete un prato verde e uniforme. Oltre alla maggior bellezza di questo tipo d’impianto d’irrigazione per prato, gli irrigatori a scomparsa sono anche più comodi perché non devono essere spostati manualmente e non creano fastidiosi ingombri sul terreno, come invece avviene con gli impianti d’irrigazione fuori terra.

Impianto irrigazione prato: componenti

Un impianto d’irrigazione per prato con irrigatori interrati è composto da questi elementi di base:

  • Irrigatori a scomparsa
  • Centralina d’irrigazione
  • Elettrovalvole per irrigazione
  • Tubi per irrigazione
  • Raccordi per irrigazione

Gli irrigatori a scomparsa, anche detti pop-up, sono i tipici irrigatori che contraddistinguono un impianto d’irrigazione per prato interrato rispetto a uno fuori terra. Come detto, questi irrigatori vengono interrati ed emergono dal terreno solo quando messi in funzione durante il ciclo d’irrigazione. Gli irrigatori a scomparsa sono di due tipi: statici o dinamici. Gli irrigatori statici hanno una struttura più semplice e si riconoscono perché durante il ciclo d’irrigazione sono fermi, non si muovono; questo tipo di irrigatori ha una gittata di 5 metri e per questo motivo vengono solitamente usati per prati di piccole o medie dimensioni. Gli irrigatori dinamici, invece, durante il ciclo ruotano su se stessi grazie a uno specifico meccanismo al loro interno; questi irrigatori sono usati per prati di grandi dimensioni per via della loro gittata più lunga che può raggiungere anche i 30 metri.

La centralina d’irrigazione, anche detta programmatore, è il cervello di tutto l’impianto d’irrigazione per prato: questo componente elettrico, infatti, è quello che consente di avviare, interrompere e programmare tutto il ciclo d’irrigazione. Le elettrovalvole sono un altro componente fondamentale di questo tipo d’impianto d’irrigazione per prato: infatti, quando il ciclo d’irrigazione viene avviato, la centralina attiva tramite impulso elettrico queste valvole, le quali si aprono così da poter iniziare l’irrigazione. Una volta finito il ciclo, le valvole si chiudono. Infine, i tubi per l’irrigazione servono per far circolare l’acqua all’interno dell’impianto d’irrigazione per prato, mentre i raccordi sono fatti di plastica e servono per collegare fra loro i vari componenti dell’impianto.

Impianto irrigazione prato: come progettarlo

Prima di procedere all’installazione dell’impianto d’irrigazione per prato, dovete progettare la posizione e il numero degli irrigatori che vi serviranno. Per capire quanti irrigatori vi servono dovete misurare la grandezza del prato e dividerlo per la gittata dei vostri irrigatori. Inoltre, valutate se il vostro prato avrà bisogno in modo uniforme della stessa quantità d’acqua oppure se alcune zone vanno diversificate.

Per progetta la posizione degli irrigatori dell’impianto d’irrigazione per prato tenete a mente due criteri fondamentali:

  1. I getti devono quasi sovrapporsi: posizionate ciascun irrigatore in modo tale che il suo getto raggiunga l’irrigatore adiacente;
  2. Partite dagli angoli: posizionate un irrigatore su ciascun angolo del vostro prato e poi proseguite sul perimetro distanziandoli in base alla loro gettata. Posizionate irrigatori al centro del giardino solo laddove necessario, cosa che solitamente avviene con prati di grandi dimensioni.

Impianto irrigazione prato: come installarlo

Una volta che avrete concluso il progetto dell’impianto d’irrigazione per prato, potete procedere con la sua installazione. Iniziate scavando le tracce nel terreno all’interno delle quali verranno inseriti i tubi per irrigazione: visto il loro scopo, le tracce dovranno essere sufficientemente grandi e profonde per poter accogliere la dimensione dei tubi da voi usati. Dopodiché, posizionate le elettrovalvole vicino alle zone che verranno irrigate, assicurandovi di porle in modo tale da evitare possibili infiltrazioni d’acqua.

A questo punto potete posizionare i tubi per l’irrigazione all’interno delle tracce scavate e collegare i vari componenti con i raccordi. Dopodiché, collegate le elettrovalvole alla centralina d’irrigazione e gli irrigatori ai tubi. Nel caso in cui siano presenti zone con irrigazione diversificata, potete installare sia irrigatori, usati per ampie zone del prato, che sgocciolatori, più efficienti per l’irrigazione di singole piante.

A questo punto, collegate l’impianto d’irrigazione per prato alla vostra fonte d’acqua esterna e fate un primo test dell’impianto. Aprite lentamente l’acqua così da poter controllare se ci sono perdite dai tubi; infine, regolate il getto d’acqua proveniente dagli irrigatori e dagli sgocciolatori, aggiustandone la portata e la direzione.